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Smalto.

Devi dipingere casa? Ti stai orientando verso una classica tempera murale bianca?

Forse potresti riconsiderare il tutto e valutare altre soluzioni.

Proprio io dico di non fermarsi al muro bianco?!

Non mi sto rimangiando tutto! Ho sempre sostenuto che il bianco è un’ottima scelta da mettere al servizio di altre tinte. Inoltre quasi tutte le pareti di casa mia sono bianche. Non è il colore in sè a cambiare, la differenza la fa il tipo di colore. Per la maggior parte delle pareti ho usato lo smalto.

La scelta di usare smalto per le pareti non è molto utilizzata. La maggior parte delle persone dipinge i muri interni di bianco, chiama un pittore che spesso chiede un sacco di soldi. La scelta più semplice è fatta e il problema risolto. Chi invece vuole avere delle pitture particolari fa scelte più sofisticate o impegnative e invece dello smalto utilizza finiture più ricercate come spatolati veneziani, resine murali, ecc… Altri scelgono di colorare intere stanze di qualche tinta particolare. O semplicemente valorizzano una parete dandole un colore di personalità.

Lo smalto è fantastico per valorizzare le singole pareti, e farle spiccare rispetto al resto della stanza!

Ma che cos’è lo smalto?

Lo smalto è un composto a base di resine acriliche; la maggior parte delle persone immagina questa finitura in ambiti diversi dalla pittura murale. Lo smalto di solito è associato al legno o agli oggetti in metallo come cancelli o radiatori. Se penso allo smalto la prima immagine che mi viene in mente (dopo i muri di casa mia) è un pannello di legno.

Il mio vicino di casa ha valorizzato alcune pareti con tinte dal rosso alla terra bruciata. Le ha dipinte con lo smalto. Messe vicine alla tempera bianca tradizionale fanno un figurone. Sembrano delle struttre in pannelli di legno ornamentali, mentre sono delle semplici pareti facenti parte della casa.

Eppure lo smalto fa un cattivo odore ed ha solventi chimici dentro. Dipingere un’intera parete, o peggio, un’intera stanza non può essere dannoso per la salute?

Sì, se si usano smalti a solvente.

Gli smalti a solvente hanno emissioni di composti organici volatili piuttosto alte. Sicuramente non sono salutari oltre ad avere un cattivo odore.

Per questo per dipingere le pareti vanno usati necessariamente gli smalti ad acqua. Rispetto agli smalti ad acqua, gli smalti a solvente ottengono il massimo dell’effetto lucido sulle finiture e resistono meglio alle condizioni più “dure” come ad esempio un cancello a rischio ruggine. Per questo motivo in casa, lo ripeto, vanno usati solamente gli smalti ad acqua che sono inodori, non contengono solventi e hanno un basso valore di sostanze volatili.

Solitamente costano un po’ di più rispetto a quelli a solvente, ma sulla salute non si transige.

Esistono finiture lucide e satinate e a seconda della qualità del prodotto la grana risulta più o meno omogenea.

L’effetto è, a mio parere, notevole. Ovviamente dipende dal tipo di prodotto usato: si può scegliere una parete bene in vista e valorizzarla con una tinta forte e lucida, che stacchi con il resto della stanza e richiami qualche accessorio presente (tende, cuscini, soprammobili…).

Oppure si può scegliere di dipingere una parete con uno smalto ad effetto satinato o con una grana un po’ più grossa (che fa risaltare meno la lucentezza) dello stesso colore delle altre (di solito bianco) per giocare sull’effetto “vedo non vedo“. Il risultato è molto discreto, di solito non viene notato. Soltanto al tatto o a un’occhiata ravvicinata si vede la differenza. La reazione potrebbe essere: “ehi! Hai fatto installare un pannello qui?”.

Si può decidere per una soluzione a metà strada tra queste due. Ad esempio, in camera ho una piccola parete di cartongesso staccata dal muro che serve a separare la zona del letto dalla zona degli armadi. Nelle camere ho optato per una semplice pittura in tempera bianca per avere una soluzione più tranquilla e discreta. Volevo comunque valorizzare questa parete staccata dal resto della stanza. Ho scelto quindi uno smalto di un rilassante color lavanda molto molto tenue, dalla finitura lucida. Il risultato è che la grana lucida “stacca” la parete dal resto e la tinta lavanda dà un tocco di diversità. Il tutto è comunque discreto, e così volevo che fosse, trattandosi di una camera. Addiruttura le persone, in condizioni di bassa luminosità, nemmeno si accorgevano del colore della parete. Il colore ha iniziato a farsi notare dal contrasto creato avvicinando la testiera del letto bianca e i comodini bianchi; inoltre anche la scelta di tende semitrasparenti e della stessa tonalità ha aiutato a risaltare la parete, seppure con discrezione.

Nei prossimi post toccheremo ancora questo argomento. Continua a seguire il blog! 🙂

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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